Gli
uccelli sono gli unici animali della terra a possedere le penne. Per aiutare il
volo, gli uccelli hanno un corpo molto leggero: hanno le ossa cave, le penne e
le piume e un becco leggero piuttosto che i denti. Il
becco degli uccelli è costituito di un materiale corneo molto robusto ma
leggero. Le zampe sono squamose, con gli artigli in cima alle dita. La
loro forma è liscia e aerodinamica: questo offre meno resistenza all’aria.
Ma perché hanno le penne?
Gli
uccelli hanno diversi tipi di penne e il piumino. Il piumino, molto leggero e
lanuginoso, si trova vicino alla pelle e serve per mantenere al caldo
l’uccello. Le
penne di contorno servono a coprire il piumino e danno la forma aerodinamica
dell’animale. Le penne rigide e
forti che si trovano sulle ali e sulla coda vengono chiamate remiganti (ali) e
timoniere (coda). Sono
poste in maniera compatta che permette di avere una superficie liscia e aiuta
l’uccello a volare.
Come volano gli uccelli?
Gli
uccelli per volare, di solito, battono le ali. Sul torace hanno muscoli molto
potenti che permettono alle ali di sollevarsi e poi di abbassarsi. Le
penne sulle ali premono contro l’aria e spingono gli uccelli in avanti o verso
l’alto. Esistono diversi tipi di volo. Alcuni uccelli battono le ali e poi, per
un certo tratto, si lasciano andare con le ali chiuse. Altri,
invece, sono capaci di planare o, addirittura, di rimanere fermi in aria
(questo tipo di volo prende il nome di “spirito santo”). Molti
uccelli marini, ad esempio, sono in grado di planare anche a bassa quota. Per
riuscirci hanno le ali aperte e rigide e si fanno sollevare dalle correnti
d’aria che risalgono dal mare.
In autunno dove vanno gli
uccelli?
Molti uccelli che
trascorrono la primavera, l’estate e l’autunno in Italia, non appena arrivano i
primi freddi ed è più difficile trovare il cibo, volano verso sud. Percorrono migliaia di
chilometri per raggiungere luoghi del mondo dove il clima è più mite e il cibo
è abbondante. L’anno successivo, in primavera, fanno ritorno in Italia. Questi lunghi viaggi
vengono chiamati migrazioni. Molti uccelli compiono lunghe migrazioni. Alcuni
di loro fanno l’intero viaggio senza mai fermarsi; altri si fermano ogni tanto
per riposare e mangiare prima di ripartire. Gli uccelli, quando
migrano, seguono lo stesso percorso ogni
anno. Probabilmente per trovare la via giusta usano il sole e le stelle per
orientarsi.
Inoltre usano le
caratteristiche morfologiche dei luoghi che attraversano. Volano lungo le
catene montuose, coste e valli fluviali.
Il mondo invisibile della
natura: gli invertebrati
Gli
invertebrati sono piccoli animali che per muoversi ronzano, strisciano o
volano. Si trovano dappertutto; insetti, ragni, vermi, lumache e tanti altri.
Sono
molto diversi tra loro, ma tutti sono senza colonna vertebrale e per questo
sono chiamati invertebrati.
Dove vivono gli
invertebrati?
Gli
invertebrati si trovano un po ovunque. Sono talmente piccoli che riescono ad
infilarsi anche nei buchi più piccoli e spesso è difficile vederli. Amano
nascondersi in luoghi bui, umidi come punti sotto i sassi o le foglie, i
tronchi oppure nel terreno. Alcuni sono notturni, altri vivono di giorno. Ci
sono più di tre milioni di specie diverse di invertebrati. Sono talmente tanti
che gli scienziati hanno preferito suddividerli in gruppi. Ad esempio api,
formiche e libellule sono insetti; i ragni e gli scorpioni sono aracnidi; le
lumache, invece, sono molluschi.
Piccoli e corazzati: gli insetti Tutti
gli insetti hanno un guscio esterno duro che serve a proteggere la parte
interna del loro corpo che è molle; si chiama esoscheletro e si comporta come
un’armatura vera e propria.
Il
corpo degli insetti è diviso in tre parti: la parte anteriore (il capo) dove si
trovano la bocca, gli occhi e le antenne; la parte centrale (torace) dove si
trovano tre paia di zampe e le ali; la parte posteriore (addome) qui si trova
lo stomaco dove le femmine producono le uova. Molti
insetti hanno gli occhi composti, cioè sono formati da migliaia di occhi molto
piccoli tutti attaccati gli uni agli altri. Questi occhi non vedono le cose
come le vediamo noi: ogni occhio vede un frammento, in questo modo la vista
risulta simile ad un mosaico di frammenti diversi.
Questi
occhi inoltre possono cogliere anche il più piccolo movimento proveniente da
quasi tutte le direzioni.
Alcuni
ragni usano delle trappole appiccicose per catturare le loro prede. Sono capaci
di tessere tele molto sottili usando il filo che esce da speciali ghiandole nel
loro corpo. Il
materiale con cui il ragno produce il filo quando è all’interno dell’animale è
liquido, ma si indurisce non appena esce, e diventa molto robusto e
appiccicoso. Quando
una preda rimane impigliata nella tela, il ragno, grazie a dei peli che ha
sulle zampe, la sente muoversi e corre ad ucciderla.
I
ragni non si impigliano nella loro stessa tela perché hanno delle zampe
lubrificate che gli permettono di scivolare sui fili. Alcuni
ragni scelgono di tessere la tela per catturare alcuni animali, altri lo fanno
per accudire i propri piccoli.
I
ragni appartengono ad un gruppo di invertebrati chiamato aracnidi; non sono
insetti. Gli insetti, infatti, hanno sei zampe, i ragni ne hanno ben otto. Il
loro corpo di solito è ricoperto di peli. I ragni hanno sul capo un paio di
appendici velenose che usano per mordere la preda e ucciderla.
I
serpenti, le lucertole e le testuggini appartengono a un gruppo di animali
chiamati rettili. Questi animali sono a sangue freddo e hanno la pelle dura
ricoperta da squame.
La
maggior parte sono ovipari, cioè depongono le uova. Le uova, costituite da un guscio
duro, vengono deposte sul terreno.
Esistono
più di seimila specie diverse di specie di rettili. Gli scienziati hanno
diviso il gruppo in quattro sottogruppi: cheloni (tartarughe marine e
testuggini), sauri (lucertole e serpenti), loricati (coccodrilli e alligatori)
e rincocefali di cui esiste una sola specie che vive in Nuova Zelanda.
Attenzione alla coda: le lucertole
I
predatori, a volte, tentano di afferrare le lucertole per la coda perché sono
l’unica parte del corpo di questi animali che riescano a prendere. In
questo caso, però, le lucertole sfuggono staccando la parte terminale della
coda. Questo stratagemma permette di sorprendere il predatore e dà il tempo
alle lucertole di fuggire. A
questo punto la coda mozzata ricomincerà a crescere. Questa situazione è,
tuttavia, molto stressante per le lucertole e può, in alcuni casi,
portare alla morte gli animali stessi.
Tartarughe e testuggini non sono gli stessi animali
Spesso
ci si riferisce ad un animale con il termine tartaruga pur essendo una
testuggine: sono, infatti, animali diversi. Le
testuggini hanno zampe corte e vivono sulla terraferma o in acqua dolce; le
tartarughe, invece, hanno le zampe a forma di pinne e vivono nel mare. Entrambi
i gruppi sono dotati di un becco duro e corneo che usano per afferrare il cibo. Le
testuggini hanno un guscio simile ad una corazza, per questo motivo è pesante
da trasportare ed è per questo che le testuggini camminano molto piano: 0,5
chilometri all’ora. Ogni
testuggine ha un disegno sul guscio che le serve per mimetizzarsi e rendersi
difficilmente distinguibile agli occhi dei predatori come uccelli e volpi. Le
tartarughe, invece, grazie al fatto che l’acqua del mare le sostiene mentre
nuotano, il loro peso non le condiziona e quindi sono in grado di nuotare a più
di trenta chilometri orari.
Tutti i serpenti cambiano
la pelle ogni tot mesi, eliminando lo strato esterno di squame. La pelle dei serpenti,
infatti, non cresce insieme all’animale quindi man mano che l’animale cresce,
la pelle gli va stretta. La pelle si spacca vicino alla bocca e poi, pian
piano, viene sfilata. Per
cominciare ad eliminare la pelle, i serpenti strofinano il muso contro un ramo
o una pietra. I serpenti usano i
loro sensi molto sviluppati per individuare la loro preda. Hanno una lingua biforcuta
che viene usata per captare gli odori nell’aria e hanno una buona vista. Gli occhi dei serpenti
non hanno le palpebre e quindi non si chiudono mai. Pur non avendo le palpebre,
gli occhi sono coperti da una squama trasparente che serve per proteggerli. Alcuni serpenti, poi,
hanno un paio di denti cavi e appuntiti che servono per iniettare il veleno
nella loro preda. Questo veleno viene prodotto da alcune ghiandole che si
trovano ai lati della testa.
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