L'antico mare tra le rocce - Il fantasmagorico mondo di
Geoparc Bletterbach
Non c'è altro modo per descrivere
la bellezza del sito geologico di Geoparc Bletterbach, un sito naturalistico
che vuole portare l’escursionista indietro nel tempo, fino a quaranta milioni
di anni fa e oltre.
Dal 2009 è entrato a far parte del Patrimonio Unesco dell’umanità.
Chi mi conosce sa bene che non amo proprio per niente la geologia. Pur avendo
fatto studi naturalistici all'università, la geologia è proprio una materia che
non mi è rimasta nel cuore.
Ma qui non si parla di geologia, al Geoparc si parla di qualcosa che va oltre.
Si parla di milioni di anni di storia della Terra; si parla di come la Terra
sia una magnifica trasformista e sia in grado di compiere autentiche magie
architettoniche.
Quando ho iniziato ad informarmi, prima di raggiungere il sito, ho scoperto che
qui c'era un mare meraviglioso e c'è ancora.
Alt! Fermi, lo so che dove c'è montagna oggi, milioni di anni fa c'era mare, ma
un mare così bello e ricco non me lo aspettavo. E come faccio a sapere che era
bello questo mare? I fossili.
Sì, proprio i fossili, con il loro modo unico e bizzarro, sono in grado di
raccontare una storia fantastica.
Al Geoparc c'è solo da scegliere. Hanno trovato fossili marini che raccontano
di un mare ormai scomparso che, però, ha voluto lasciare traccia di sé tra le
rocce: molluschi, conchiglie, ammoniti e addirittura le ossa di un sauro marino
che raccontano l’incredibile storia del mare tropicale delle
Dolomiti
.
Camminare nel cuore del canyon del Bletterbach dà l’impressione di trovarsi
dentro una montagna.
Un’esperienza davvero unica, fin dai primi istanti dopo il mio arrivo.
Indossato il caschetto protettivo, subito, si comincia a scendere sempre più
giù fino a raggiungere il torrente e soprattutto fino a che non si arriva nel
cuore della gola.
Una volta scesi, mentre si cammina, si ha costantemente la sensazione di essere
piccoli piccoli se messi a confronto con questo canyon ma poi si rimane tutto
il tempo con il naso all’insù e la bocca sempre aperta (con quella espressione
un po՚ così) e si ripete continuamente
la frase: “Guarda un po՚
te cosa riesce a fare la natura.
Un percorso naturalistico davvero emozionante da vivere nei luoghi dove,
quindici mila anni fa, il piccolo fiume Bletterbach cominciò a scavare nel
cuore delle Dolomiti creando uno splendido canyon con pareti alte fino a
quattrocento metri.