3272648490

Per ogni sentiero l'equipaggiamento giusto

Consigli per un equipaggiamento utile per escursioni di medio livello

Un detto conosciuto tra gli appassionati di trekking dice: “Non esiste buono o cattivo tempo, esiste solo buono e cattivo equipaggiamento”. Un mantra da tenere sempre a mente. 
Che vogliate fare una passeggiata di un giorno o un viaggio di più giorni, infatti, la cosa più importante è quella di avere sempre l'equipaggiamento giusto. 
La cosa più importante non è avere la scarpa più famosa o lo zaino più costoso, ma conoscere il luogo scelto per il trekking e portare sempre l'equipaggiamento più idoneo per il percorso scelto. 
A tal proposito è bene ricordarsi, lo dico come guida ambientale, di leggere sempre con molta attenzione la scheda tecnica del percorso e/o del viaggio che, noi guide ambientali, scriviamo per ogni sentiero proposto. 
L’esperienza di una guida ambientale è tale da dare sempre il consiglio ideale per affrontare ogni esperienza in natura nel modo giusto: questo garantirà a tutti di godersi il sentiero in totale sicurezza.

Equipaggiamento “low cost” per il trekking

Negli ultimi anni la moda del trekking e delle camminate sta portando molte persone a credere che ci vogliano chissà quanti soldi per fare un'escursione o per avere l'attrezzatura giusta. Non è così.
In questa sezione vi dirò, secondo la mia esperienza, cos’è veramente utile e cosa no.
Equipaggiamento giusto senza spendere una follia.

Equipaggiamento giusto per ogni stagione 

La prima cosa da tenere a mente nella scelta giusta dell’equipaggiamento per il trekking è la stagione. L’estate porta con sé il grande caldo quindi la cosa più importante è sicuramente avere una scorta di acqua; in inverno invece, a causa del freddo, l’attenzione si pone sul modo migliore di coprirsi, senza esagerare.

Le stagioni di "mezzo": camminare in autunno e primavera

L’autunno e la primavera sono stagioni “di passaggio” tra l’estate e l’inverno; per questo motivo il clima e le temperature possono riservare delle sorprese durante un’escursione. 
Durante queste stagioni bisogna quindi sempre ricordare che, nel giro di pochi giorni, si passa da climi e temperature ancora estivi a quelli invernali; questo si può verificare anche nell’arco di una sola giornata. 
Perciò quando si organizzano escursioni in autunno e in primavera questa variabilità metereologica bisogna tenerla in considerazione.

Zaino da trekking ideale per l'autunno e la primavera

Fatta questa premessa, per preparare lo zaino per i trekking autunnali e primaverili, bisogna ricordarsi di aggiungere abbigliamento più pesante per compensare l’abbigliamento leggero estivo. 
Per questo motivo è un’ottima soluzione vestirsi “a cipolla”, proprio come ci consigliavano le nostre mamme: una maglietta a maniche corte (esistono anche le t-shirt tecniche, molto traspiranti): va benissimo anche quella in cotone che abbiamo in casa. 
Nello zaino è bene tenere una felpa (meglio se con il cappuccio, comodo in caso di vento) o, se siamo più freddolosi, un pile. L’importante è che siano poco ingombranti e facili da ripiegare. 
Lo spazio nello zaino è tutto. L’ordine in uno zaino è molto importante perché c’è poco spazio a disposizione e molte cose da portare. 
Per questo motivo consiglio di riporre la felpa o il pile nella maniera più compatta possibile. 
Per farlo, di solito, metto queste cose all’interno di un piccolo sacchetto o in una di quelle sacche da viaggio adatte a riporre i vestiti, in modo ordinato, in valigia: ne esistono di varie forme e dimensioni. 
Ѐ necessario dotarsi di un paio di pantaloni molto comodo e soprattutto che sia antistrappo. Consiglio un pantalone fatto con un tessuto elasticizzato. 
Bisogna ricordarsi che si cammina tra rami, cespugli e rocce, quindi un tessuto resistente, ma allo stesso tempo comodo, è la cosa più importante. 
Ovviamente, visto che l’autunno e la primavera sono periodi con un clima non sempre ideale e che possono riservare anche temperature più basse, è consigliabile indossare un paio di pantaloni più performanti sia per l’isolamento termico che per la pioggia.

Testa, mani e pi​edi: è tempo di coprirli

 

  La testa è la parte del corpo più esposta durante un’escursione nel periodo invernale perché è soggetta alla dispersione di calore. Per questo è importante indossare un berretto di lana, in modo da coprire bene anche le orecchie. Se dovesse fare più freddo e le temperature dovessero scendere sottozero è meglio dotarsi di un passamontagna o uno scalda collo che permetta di coprire anche bocca e guance. 
Per riparare le mani, in inverno, è fondamentale dotarsi di un paio di guanti adeguato alle  escursioni. La cosa importante è che siano abbastanza aderenti da permettere di muovere le mani in modo agevole, che siano impermeabili e che siano dotati di inserti antiscivolo. 
I piedi sono un’altra parte del corpo che ha bisogno di molta attenzione durante un’escursione, in fin dei conti sono loro che ci permettono di camminare, per questo motivo devono stare bene. Non devono sentire freddo e non devono bagnarsi: consiglio   quindi   di indossare un paio di calze di cotone, che permettono di tenere i piedi all’asciutto (il cotone non fa sudare il piede) e, sopra, un paio di calzettoni di lana. In caso di pioggia, qualora non avessimo a disposizione scarponi impermeabili, si può optare per due soluzioni: impermeabilizzare gli scarponi con dei prodotti ad hoc oppure portare con sé un secondo paio di scarpe e un cambio di calze per cambiarsi in caso di piedi bagnati.

Pioggia forte, guado di un fiume o neve. I nemici dei piedi

Ci sono dei momenti, però, durante i quali nemmeno il paio di scarponi più sofisticato del mondo può fare il miracolo: in questi casi serve solo l’ingegno. 
Mi è capitato spesso di vedere escursionisti con i piedi completamente zuppi, pur avendo scarponi con i più alti standard tecnologici applicabili (gorotex, tessuti impermeabili ecc.): eppure sono rimasti in difficoltà quando si trattava di attraversare il guado di un fiume o in caso di pioggia molto forte e continua. 
In questo caso il sistema più ingegnoso è il sistema più vecchio del mondo: calzino di cotone, un sacchetto di plastica abbastanza alto da superare la caviglia (molto resistente) e un calzettone. 
Ebbene sì, il trucco migliore è il sacchetto di plastica: per evitare di indossarlo a contatto diretto con la pelle, è bene mettere prima la calza di cotone, sopra il sacchetto (l’importante è che sia abbastanza alto e resistente da non far passare nemmeno una goccia d’acqua) e sopra  ancora il calzettone che permette di tenere tutto ben saldo. 
Un piccolo trucco decisamente economico e di facile applicazione: ci si può portare un paio di sacchetti ben piegati nello zaino, leggeri e assolutamente non ingombranti.         

Contro la neve, il fango o l'acqua dei fiumi

Le ghette sono un accessorio che personalmente uso molto e le considero utili e comode. 
La loro funzione è quella di impedire l’ingresso della neve nello scarpone, ma servono anche ad evitare l’ingresso di sassi e fango e  proteggono dall’acqua anche i pantaloni.  

Estate

Con l’estate il caldo, spesso soffocante, può diventare un nemico per qualsiasi escursionista: anche per il più esperto. In questo caso lo zaino deve contenere tre cose fondamentali: 
- Tanta acqua (almeno un litro)     
-Frutta fresca, per garantire un buon apporto di Sali minerali che con il caldo si perdono.
-Un cappellino e un paio di occhiali per proteggersi dal sole L’abbigliamento deve essere leggero e confortevole. Le altre piccole cose che è bene portarsi nello zaino sono: crema solare e un buon antizanzare. 
L’elemento più importante da considerare, invece, per organizzare un’escursione ideale è l’orario; in estate, infatti, il caldo può diventare davvero pesante da sopportare per cui il consiglio è di scegliere il mattino presto o il tardo pomeriggio per poter camminare, evitando, così, le ore centrali del giorno. 

error: Content is protected !!
×