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Boschi di conifere, ghiacciai perenni e laghi alpini: i paesaggi del trenino rosso

Fare un viaggio a bordo del famoso Trenino Rosso del Bernina, all’inizio, lo consideravo la classica esperienza “da turisti” ma è bastato salire a bordo che subito la mia opinione è totalmente cambiata. 
Un’esperienza unica nel suo genere: divertente, da una parte, perché ti sembra di viaggiare su un trenino giocattolo e dall’altra provi un grande stupore mentre guardi fuori dal finestrino i tanti paesaggi che si susseguono man mano che sali. 
Un vero e proprio percorso naturalistico anche se diverso dal solito perché su rotaia. 
Il viaggio, che porta fino al cuore delle Alpi, comincia dalla stazione di Tirano (a 429 metri sul livello del mare) e prosegue fino alla cittadina svizzera di St. Moritz (a 1800 metri di altitudine. 
Si comincia con i paesaggi tipici delle aree di media montagna: vigneti e alberi da frutto che fanno capolino mentre pian piano si sale sempre più in alto; da qui a breve si entra nel territorio svizzero. 
Il percorso fatto dal famoso trenino rosso è davvero affascinante non solo per i paesaggi che si possono vedere ma anche per la bellezza e l’ingegnosità del percorso costruito dall’uomo: viadotti ingegnosi, gallerie e ponti che regalano vedute mozzafiato, sono solo alcune delle cose che si incontrano. 
Giunti a quasi mille metri di quota si arriva davanti ad uno dei paesaggi più belli: il lago di Poschiavo. 
La fermata del trenino, proprio davanti a questo lago, si chiama Miralago: non poteva esserci nome migliore. 
Davanti a tanta bellezza ci si incanta e viene solo voglia di rimanere ad ammirare questo paesaggio da cartolina.

Il lago di Poschiavo si è formato in seguito ad una frana postglaciale del monte Giümelin. 
Scendere dal trenino per fare tappa in questo luogo è quasi d’obbligo, anche perché è possibile fare una bella passeggiata lungo le sponde del lago. 
Il giro del lago, o parte di esso, si rivela essere una bella esperienza anche perché non è affatto difficile, anzi, è una piacevole passeggiata totalmente immersi in una natura spettacolare, tra boschi e montagne incredibili che sembra vogliano abbracciarti. 
Un altro trenino sta passando, è ora di risalire a bordo e proseguire il percorso. 
La tappa successiva fortemente consigliata è Alp Grum (a 2091 metri di altezza), forse la mia preferita di tutto il percorso. 
Ogni volta che vado sul trenino rosso mi devo fermare qui per due motivi: la bellissima stazione (costruita nel 1923) e la vista davvero mozzafiato che si può ammirare anche dalla piccola terrazza del bar della stazione. 
Più volte mi sono fermata al bar, ho ordinato una cioccolata calda (siamo in Svizzera, è quasi d’obbligo gustare la cioccolata), mi sono seduta sulla terrazza e mi sono goduta la vista meravigliosa che si apre sul magnifico ghiacciaio del Palù. 

Lasciata la stazione dell’Alp Grum il trenino torna a salire fino ad arrivare al passo del Bernina, luogo simbolo di tutta la linea e che per questo dà il nome al trenino più famoso d’Europa. 
Mentre si raggiunge il Bernina si costeggia il bellissimo lago Bianco, chiamato così perché l’acqua sembra bianca per via della farina glaciale, proveniente dal ghiacciaio di fronte, che vi si deposita sopra. 
Il passo del Bernina è il punto più alto di tutto il percorso (2253 metri sul livello del mare) e da qui il trenino comincia la sua discesa: ebbene sì, l’ultima stazione, quella di St. Moritz non è il punto più alto. 
Una volta arrivati al capolinea, prima di riprendere il trenino rosso per tornare indietro, consiglio di fare una piacevole passeggiata tra le belle ed eleganti vie dello shopping di St. Moritz. 
Personalmente io ho potuto solo guardare le vetrine, anche perché i negozi, qui, sono poco accessibili ad un portafoglio “normale”. 
Ma sognare è gratis. 
A questo punto è ora di tornare, si sale a bordo del trenino e si fa il viaggio di ritorno: consiglio di sedersi sul lato opposto a quello dell’andata, per poter godere di altre vedute che, per via delle tante cose viste durante l’andata, possono essere sfuggite.

Ghiacciaio:   
 
I ghiacciai sono grandi masse di ghiaccio che si formano nelle zone fredde della Terra e in alta montagna: questo fenomeno è causato dalla compattazione e dalla successiva ricristallizzazione della neve. 
I fiocchi di neve si ammassano e si schiacciano, facendo fuoriuscire l’aria che c’è tra un fiocco e l’altro e provocando  il fenomeno della ricristallizzazione: è così che si forma il ghiacciaio.
I ghiacciai si formano solamente nelle zone di alta montagna dove la neve che cade è in quantità maggiore rispetto alla quantità di neve che si riesce a sciogliere in estate.
Sulle Alpi i ghiacciai si formano al di sopra i 2400 metri di altitudine. In questi luoghi, la neve che cade non riesce ad infiltrarsi nel terreno o a scivolare via appena cade sul suolo; per questo motivo si accumula e rimane sul terreno per più tempo, sotto forma di ghiaccio.

Farina glaciale: 
Il lago Bianco che si trova sulle cime innevate delle Alpi, vicino all’imponente ghiacciaio del Bernina, ha questo nome per via del colore bianco latte. 
Questo particolare colore è causato dalla cosiddetta farina glaciale. La farina glaciale è costituita da particelle di roccia a grana molto fine provenienti dai ghiacciai. 
Si formano a causa della macinazione meccanica del substrato roccioso, provocato dall’erosione glaciale. 
Dato che i sedimenti rocciosi sono molto fini, rimangono sospesi nell’acqua di disgelo: questo fa apparire l’acqua color bianco latte. 
Non appena questi sedimenti scivolano nell’acqua, quest’ultima assume un colore blu - verde iridescente o bianco latte.

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