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Riserva Naturale di Punta Aderci: trekking tra mare e boschi

La prima volta che ho letto articoli sulla Costa dei Trabocchi, mi sono imbattuta nei racconti riguardanti la Riserva Naturale di Punta Aderci, un luogo di straordinaria bellezza naturalistica. 
Così ho deciso di andare a vedere con i miei occhi e le mie aspettative non sono state disattese. 
La cosa che mi ha stupito più di tutto è stata sicuramente la bellissima oasi naturalistica di Punta Penne con un ecosistema dunale rimasto perfettamente intatto. 
Le dune di sabbia sono uno degli ecosistemi più fragili esistenti lungo le coste che, in genere, sono fortemente sottoposte ad un grande impatto antropico, soprattutto per la creazione di lidi e spiagge attrezzate. Per questo motivo le dune di sabbia, in tutta Italia, sono a rischio estinzione e trovarne una intatta e perfettamente conservata mi ha stupito.​ 
 Nella bella spiaggia di Punta Penne, le meravigliose dune di sabbia hanno anche permesso a numerosi uccelli di nidificare, tra questi il  Fratino, un piccolo “trampoliere” che vive tra le dune di sabbia   incontaminate e non invase dall’uomo. 
La cosa che più mi piace del percorso naturalistico della riserva è che si svolge lungo tre bellissime spiagge, un trekking vista mare davvero bello che si addentra, verso la fine, in un bosco bellissimo dal quale si continua a scorgere il mare. 
Proseguendo il cammino lungo la spiaggia di Punta Penne, giungo in un’altra spiaggia completamente diversa: il paesaggio è cambiato, non c’è più la bella e morbidissima sabbia bianca, ma grossi ciottoli e scogli che fanno da cornice a questo tratto di mare davvero selvaggio. È la spiaggia dei Libertini, una delle spiagge più belle e più selvagge che si incontra lungo l’intero percorso.  
 Il suo nome, Libertini, davvero particolare, risale probabilmente a più di un secolo fa quando le suore di un convento che si trova poco distante venivano in questa spiaggia per prendere un po’ di sole e si tiravano leggermente su le maniche e scoprivano un po’ le gambe, proprio in maniera “libertina”. 
Decido di proseguire il cammino verso l’alto promontorio che domina l’intera riserva: la Punta d’Erce o Aderci che, tra l’altro, dà il nome alla riserva. Dal promontorio si gode di una vista a 360° che spazia dalle tonalità di un turchese intenso del mare ad uno splendido esemplare di trabocco, fino agli splendidi colori della rigogliosa macchia mediterranea. 
Superato l’alto promontorio e lasciata per un po' la spiaggia, si incontra un sentiero che porta alla scoperta di una bellissima ed inaspettata pineta tipica della macchia mediterranea che porta fino alla punta opposta della riserva. 
Un trekking bellissimo, tra mare e boschi: questo per me è l’aspetto più bello perché permette di vedere paesaggi molto diversi tra loro che, ogni volta, lasciano a bocca aperta.  

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